EGEON

MURALES PER IL FUTURO

Egeon – Su misura

IL MURALES
In uno spazio metafisico e rarefatto, una figura di giovane donna viene replicata in quattro crescenti dimensioni mentre un grande cilindro, pieno di incanti come quello del mago, la sovrasta e man mano rimpicciolisce fino a calzare perfettamente la testa della ragazza che, nell’ultimo quadro, ha raggiunto la sua compiuta statura.
Metafora e discorso sulla conquista della consapevolezza e sulla crescita personale come unici e autentici percorsi per realizzare i propri sogni, l’opera unisce densità narrativa ed essenzialità dell’immagine per un risultato dall’effetto magnetico, aperto alla libertà di lettura ma al tempo stesso agganciato agli intenti dell’autore, attratto dal tema della comprensione di sé e degli altri ma anche dal dialogo sulle tematiche sociali. Come, ad esempio, la questione del raggiungimento della parità di genere, presente in questo lavoro con la scelta controtendenza di disegnare una donna e non una figura maschile per parlare di aspirazioni, crescita, impegno, decisione.
Appare forte il ruolo del segno, espressione di un’estetica delicata ma perturbante, emersa nell’attuale muralismo. Attraverso la definizione non realistica della figura, la leggerezza e la mutabilità di una tecnica derivata da una solida esperienza dell’acquarello, Egeon attiva qualcosa di più del semplice fascino di una visione evocando domande che penetrano la mente di chi osserva.

Torre TD1
4 pareti di b 4,62 m x h 6,80 m
Quarzo silanizzato
Luglio 2020


Egeon, alias Matteo Picelli (1990, Bolzano), si diploma presso la Comics&Arts Academy di Firenze in IIlustrazione e Animazione tradizionale. Pittore, muralista, usa la sua speciale tecnica di acquerello sia su carta sia su superfici di grandi dimensioni. Ha firmato interventi murali in spazi pubblici ed esposto in numerose mostre.
Tra i suoi lavori: 2020, Non mi ami più, installazione murale, Padova; 2019, Emancipazione, murales vincitore ExSit Graffiti Jam, Trento; Ed è subito sera, installazione murale, Laives (BZ); Il mondo in testa, installazione murale, Bologna; 905Wine Bar, installazione murale, San Michele all’Adige (TN); 2018, Ricorda la Bellezza, installazione murale, Bolzano; È merito tuo. È colpa tua, solo show, Laives; Reclame, group show, Firenze; Gen_Era Cultura, performace, Laives; 2017, Sketchmate Festival, group show, Torino; Square of Mine, Primo premio, Bolzano; YellowJam, group show, Brescia; 2016, Designerds Talk, video concept design, Eurac Bolzano; 29° Festival Internazionale W.A. Mozart, studio show, Rovereto (TN); Museu Dos Naufragos, consulenza artistica, Capo Verde; 2015, 39c GraffitiJam, group show, Bolzano; La Corona Magica, progetto editoriale, Bolzano; Distinguished Gentlemen Ride x Pal Zileri, Milano; 2014, Meeting of Styles, group show, Milano; Street Martignano, primo premio, Trento; 2013, Sketchmate Festival, group show, Torino; Cans In Frames, group show, Museion, Bolzano; ComicsJam Salvatore Ferragamo, group show, Firenze; 2011, Graffitibox Summerjam, group show, Berlino.

DICE DEL SUO PROGETTO
Ricordo le medie come un bivio, per la prima volta ho dovuto scegliere quale direzione dare alla mia vita. I sogni in quell’età sono tanti e sospesi nell’immaginazione, alcuni di questi grandissimi. Ho voluto immaginarli come un grande cappello a cilindro, come quello del mago che tutto può contenere e dove l’unica magia possibile per indossarlo è la crescita personale.
Nella fase di brainstorming ho pensato: “Qual è il più grande sogno dell’uomo?”e proprio da questa considerazione mi è tornato in mente che per raffigurare l’uomo si tende ad utilizzare la figura maschile. Poiché trovo essenziale il raggiungimento della parità dei sessi, è giusto che questo obiettivo venga proposto anche in un’opera che tra le sue interpretazioni parla di ambizione, crescita, impegno e coraggio. Da qui, la scelta di una figura femminile per rappresentare l’essere umano.
Spesso, lungo il mio percorso artistico, mi è capitato di lavorare con le scuole, dall’asilo alle superiori. Sono state senza dubbio le esperienze che più hanno sottolineato il compito e il ruolo dell’arte urbana: da una parte il valore estetico delle opere ha valorizzato i luoghi vissuti giorno per giorno; dall’altra, i giovani si sono rivelati coloro che maggiormente assimilano i messaggi e interpretano con vivacità gli stimoli.
L’età delle scuole medie, delicata e di transizione, necessita di contenuti motivazionali, semplici ma non banali. Ho un messaggio forte che vorrei trasmettere a questi ragazzi e a chi vive ogni giorno l’ambiente scolastico.